Intervista al partner di Comics Rebirth
Ho contattato il signor Romano
poiché si tratta di una mia stretta
conoscenza e risulta avere un profilo molto inerente al mio progetto; infatti, non
solo lavora nell’accademia di manga di Torino, ma ha anche pubblicato un paio
di fumetti tramite una casa editrice emergente. Pertanto, risulta essere un
ottimo partner ship per il mio progetto.
1) Salve
signor Romano, lei lavora in un’accademia di fumetti, qual è la sua personale
esperienza all’interno di strutture del genere? Cosa può risultare necessario a
degli studenti di fumettistica?
-
Salve, come insegnante ed ex studente posso dire
che in una struttura che deve accogliere un’accademia c’è una grande necessità
di banchi che permettano di lavorare a tutte le fasi della creazione del
fumetto, dal disegno all’inchiostratura. Inoltre, credo che la presenza di aree
aperte possa giovare alla convivialità che è parte integrante del processo
creativo delle storie che andremo poi a creare.
2) Crede
che all’interno di un’accademia possa essere utile la presenza di una sala di
proiezione per eventuali film?
-
Credo fortemente che si tratti di una presenza
quasi necessaria, poiché come ben sappiamo cinema e fumettistica camminano di
pari passo. Il cinema influenza il fumetto e viceversa, andando a creare un
dualismo molto importante per l’arte in Italia, per questo anche presso la
nostra accademia sono presenti delle aule visive in cui gli studenti possono
partecipare a delle visioni di gruppo.
3) Cosa
pensa della presenza di incontri politici e di attualità all’interno delle
accademie?
-
La possibilità di creare dei tavoli di lavoro a
tema politico è importante quando si tratta di fumetti, purché non si cada
nella propaganda per un partito o per un altro. L’attualità è sempre un
argomento trattato all’interno del fumetto, sia in modo ironico che no; quindi,
entrambi risultano argomenti necessari alla crescita personale degli studenti.
4) In
conclusione, ci sono attività che aggiungerebbe all’interno del progetto, oltre
a quelle già in programma?
-
Il progetto offre una buona base per ciò che è
un’accademia ben strutturata; tuttavia, credo che alcuni punti potrebbero
essere inseriti in futuro all’interno del programma. Personalmente credo si
possa pensare all’introduzione di ambienti di relax ben isolati dal caos
dell’edificio in modo che possano aiutare i disegnatori a trovare la
concentrazione giusta e soprattutto all’aggiunta di sale più piccole rispetto
ai già presenti laboratori in modo da poter permettere di lavorare anche in
gruppi ridotti di persone.
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